ECOFEMMINISMO O BARBARIE: il pianeta che verrà

CHEAP porta in strada un nuovo intervento di arte pubblica, coinvolta da ActionAid per il Festival della Partecipazione.

Dal 23 giugno a fine agosto, un nuovo set di poster inediti dialogano con la città sul tema della giustizia climatica e giustizia sociale.

 

Non c’è risposta possibile verso la giustizia climatica senza giustizia sociale. Non c’è risposta possibile senza uno sguardo non estrattivo e colonizzante verso la terra e lə abitantə del pianeta, siano essə umani, animali, vegetali, batterici.

Con “Ecofemminismo o barbarie” CHEAP, progetto di arte pubblica su poster con sede a Bologna – coinvolto da ActionAid Italia all’interno del Festival della Partecipazione – incrocia un approccio radicale all’ecologia, indivisibile dalla giustizia sociale. Il tutto attraverso la lente trans-femminista che caratterizza da sempre gli interventi di arte pubblica e la visione di CHEAP.

CHEAP sceglie di interpretare questo tema con un’alleanza visiva transoceanica,, coinvolgendo l’illustratrice Camila Rosa, brasiliana d’origine e fortemente legata alle riflessioni femministe e ambientaliste. Dal Brasile arrivano anche i primi spunti sulle lotte portate avanti da ActionAid Brasile per preservare il patrimonio di biodiversità dell’ecoregione del Cerrado. Progettualità che si mescolano ai movimenti indigeni e a pensatric* come Donna Haraway, Masanobu Fukuoka, Gilles Deleuze e Laura Pulido.

È da questo compost che CHEAP procede con la direzione artistica: sul doppio binario della curatela della immagini e della realizzazione di claim, all’interno dei quali far contaminare comportamenti umani e strategie non umane.

 

“Ecofemminismo o barbarie” pone all’interno del discorso ecologista la presa di parola femminista insinuando un’idea di giustizia che possa coniugarsi sia in ambito sociale che ambientale, unitamente, una come conditio sine qua non dell’altra.

“Alleanze radicali” è una riappropriazione vitale di un pianeta da re-immaginare riassumendo azioni e visioni politiche di riappropriazione, lotta e salvaguardia di ecosistemi che non attingono solo alla comunità umana, bensì – come in un “Salto di comunità” – guardando alle strategie e sinergie di organismi come piante, funghi, animali e batteri.

Con “Cura integrale” si vuole allargare l’orizzonte dell’azione di cura come pratica post umana: la cura per il pianeta, le comunità umane e non umane diventa integrale, intera, integrante. Proprio come una “Sorellanza infestante” che connette i piani politici della giustizia ambientale e sociale con la critica al sistema economico e ai metodi di produzione, ai meccanismi di marginalizzazione e esclusione delle comunità sulla base del genere, della classe e della razza.

“Partecipazione rizomatica” interpreta il colonialismo climatico come un atto di violenza contro il pianeta e la comunità umane e non umana e incalza sulla necessità di decolonizzare l’attivismo anche in ambito ambientalista. Da una parte, operando una “Riappropriazione indigena” e rimettendo nelle mani delle comunità le decisioni e le pratiche legate alla difesa dei territori, dall’altra producendo un cambio di paradigma relazione con l’ambiente e le comunità: una critica radicale dell’estrattivismo insito in ogni gesto del post capitalismo liberista.

Questo è il fulcro dell’ecologia radicale, in grado di “Generare tumulto” per produrre cambiamento.

 

 

I poster, diffusi per il centro storico di Bologna, sono visibili dal 23 giugno a fine agosto in via D’Azeglio, via San Vitale, via San Felice, strada maggiore, corte galluzzi, piazza

Aldrovandi, Nazario Sauro e viale Ercolani.

Per entrare ancora più in connessione con questo intervento e con la pratica di arte pubblica di CHEAP, venerdì 24 giugno alle 19.30 – all’interno del programma del Festival della Partecipazione e presso piazza coperta Umberto Eco – CHEAP e Camila Rosa, venuta appositamente in Italia, dialogano all’interno del talk “Reclaim: pratiche femministe tra arte pubblica e riappropriazione urbana”.
Iscrizione > http://www.festivaldellapartecipazione.org/il-programma-completo-2022/

 

ECOFEMMINISMO O BARBARIE | CHEAP + Camila Rosa
 

L’artista

Camila Rosa è un’artista e illustratrice brasiliana con sede a San Paolo, Brasile.

Ha iniziato la sua vita come artista nel 2010 con un collettivo femminile di street art e da allora ha lavorato in tutto il mondo per pubblicità, editoria, mostre d’arte, moda e grafica. Il suo lavoro affronta questioni sociali e argomenti a cui tiene da una prospettiva alternativa.

 

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