ANIMATED LANDSCAPE: 2501 x CHEAP 10th
CHEAP compie 10 anni e porta in strada una serie di poster che ripercorrono alcune delle collaborazioni più significative realizzate dal 2013 a oggi: 2501 torna con un nuovo poster sulla bacheca di via San Vitale che ospita l* artist* di CHEAP 10th anniversary.
ANIMATED LANDSCAPE – non cambierai la realtà con i mezzi che essa ti offre: il titolo del manifesto di 2501 ospita una citazione di Carla Lonzi, non è un intervento pittorico e rientra in un progetto molto più ampio che opera una riflessione sulle pratiche dell’artista nei luoghi abbandonati.
Nelle parole di 2501:
“Ho scelto di usare una foto scattata da me per il libro Animated Landscape edito da c21.
Sono alcuni segni sul muro di contenimento del gasometro della Bovisa a Milano, un luogo che per quasi un decennio è stato centrale all’interno delle mie riflessioni e pratiche non commissionate sui luoghi abbandonati.
Per i 10 anni di CHEAP volevo mettere in primo piano la pratica di riappropriazione dei luoghi e degli immaginari attraverso il segno.
Ho inserito questa frase di Lonzi come sottotitolo, anche un pò ironico, perché mi sembrava calzante con l’idea di provare a portare un frammento di un luogo abbandonato sotto i portici di Bologna.
Evidentemente una foto non è il luogo abbandonato e un intervento pittorico non cambierà il mondo in questi tempi bui – ma forse un esercizio di immaginazione può aiutarci a trovare nuovi mezzi.”
ANIMATED LANDSCAPE è anche il titolo del libro d’artista a cura di 2501che nasce a complemento del progetto espositivo realizzato presso lo SpazioC21 di Reggio Emilia in occasione della rassegna Fotografia Europea 2022.
Il volume presenta fotografie dell’autore e di Guido Borso, oltre a un testo critico di Fabiola Naldi di cui riportiamo un frammento particolarmente significativo per leggere il nuovo intervento di 2501 con CHEAP:
“La pratica performativa non appare solo al momento della realizzazione di un preciso intervento: 2501 si sposta e sposta il (suo e il nostro) punto di vista, ne estrapola dei dettagli per poi ricollocarli mentalmente attraverso il concetto del dislocamento, dell’azione pronta a rimodulare sia la posizione che la prospettiva da cui si osserva. Il centro nevralgico del processo creativo diviene la relazione dinamica che l’artista sviluppa nel suo agire e nel modo in cui si presenta e si rivolge agli altri. La “forma” dell’intervento andrà al di là della sua apparenza, della sua materialità oggettiva, ponendosi sotto il segno dell’estemporaneità e del flusso, della fugacità, dell’immaterialità, divenendo fruibile solo in un momento determinato e non sempre organizzato. Questa interazione diventa forma artistica nelle performance e nelle sue diverse manifestazioni. L’opera viene prodotta in quei “luoghi” spazio temporali che Karl Marx definiva interstizi ovvero zone franche, spazi che rimangono estranei alle regole comuni di relazione, implicando inedite possibilità di scambio.”
È affascinato dalle mappe, dallo spazio urbano/architettonico e dalle sue contraddizioni sociali nella società post-capitalistica; da anni investiga il flusso del tempo, il ciclo, le ricorrenze e le loro multiformi declinazioni.
Il suo lavoro si sviluppa in un’accezione formale estremamente eclettica che converge in una riflessione artistica in costante dialogo con la topografia urbana.
I suoi murales sono visibili in tutto il mondo, da Milano a Londra, NYC, Miami, Los Angeles, San Paolo, Detroit, Chicago, Atlanta, Ulan Bator, Kiev. Negli ultimi venti anni ha esposto in Europa, Stati Uniti e Sud America in gallerie ed enti museali.
www.2501.org.uk | @never2501
www.nomadicexperiment.com
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