Legalize MESTRUAZIONI: una campagna di CHEAP per WeWorld
Ogni mese 1,9 miliardi di persone nel mondo, in media, hanno
le mestruazioni e sono tante le discriminazioni che possono subire: perdere giorni
di scuola o lavoro, sentire sminuito il dolore mestruale o non vedere
riconosciuti i sintomi della perimenopausa, battute sull’umore ma anche
difficoltà di accesso a bagni sicuri, acqua e prodotti mestruali.
È per questo che WeWorld, organizzazione italiana indipendente impegnata da oltre
50 anni con progetti di cooperazione allo sviluppo e di aiuto umanitario per garantire
i diritti di tutte le persone a partire dalle comunità più vulnerabili, che da anni si
impegna per promuovere la giustizia mestruale in Italia e nel mondo, ha chiesto a
CHEAP, collettivo di arte pubblica, di realizzare la campagna “Legalize
Mestruazioni” proprio per rompere con un tabù ormai logoro e aprire una
conversazione pubblica sui temi della giustizia mestruale.
CHEAP, progetto di arte pubblica tra i più riconosciuti e apprezzati in Italia, e che
attraverso l’uso della carta come supporto espressivo dal 2013 esplora il legame
profondo tra arte, attivismo e spazio pubblico, ha ideato una campagna di manifesti
con lo scopo di nominare l’innominabile: la parola MESTRUAZIONI campeggia a
lettere cubitali sui poster, aprendo un dialogo nello spazio pubblico della città di
Bologna, su oltre 25 bacheche. “Legalize Mestruazioni” mette al centro i diritti
mestruali come diritti umani, parla di tampon tax, interpreta come forma equa di
welfare il congedo mestruale, promuove il superamento della povertà mestruale
chiedendo una cosa davvero molto semplice: giustizia per le persone che hanno
le mestruazioni.
“Non se ne deve parlare, non vanno nominate. Quando le abbiamo, le dobbiamo
nascondere. Se stiamo male, non possiamo dirlo. Sembra un romanzo di Chuck
Palahniuk e invece sono le nostre mestruazioni di cui molto semplicemente non
dovremmo parlare. E ancora, non sono professionali, non sono sexy, non sono
pulite, non sono interessanti. Non riguardano tutti, sono una “cosa da donne”. A
questo punto, ci è venuto il dubbio che non fossero nemmeno legali: da qui il titolo
della campagna, Legalize Mestruazioni”, così spiegano da CHEAP.
Dall’abbattimento di stigma e tabù su mestruazioni e menopausa, all’introduzione
dell’educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole e del congedo mestruale (anche al lavoro), l’impegno di WeWorld nasce con l’obiettivo di portare al centro le
persone che hanno le mestruazioni, creando consapevolezza su tutti i diritti
connessi alla salute mestruale e dando vita a un movimento che possa creare dei
cambiamenti concreti, per garantire i diritti mestruali a tutte le persone.
“Quello che serve è adottare un’ottica di giustizia mestruale. Quando c’è giustizia
mestruale, tutte le persone che hanno le mestruazioni possono accedere ai prodotti
mestruali che desiderano, sono libere di decidere per il proprio corpo, ricevono
adeguate informazioni, possono vivere il proprio ciclo libere da stigma e da disagio
psicologico e non sono limitate nella partecipazione alla vita sociale,” spiega Martina
Albini, responsabile del Centro Studi di WeWorld. “Il nostro Paese deve dotarsi di
un’agenda per la giustizia mestruale, perché le mestruazioni non sono solo una
questione personale, ma una questione di diritti umani e salute pubblica.
Organizzazioni come la nostra possono fare la differenza, promuovendo una
narrazione non stereotipata delle mestruazioni e facendo pressioni, non solo in Italia,
ma anche nei Paesi in cui interveniamo, affinché vengano adottate politiche
consapevoli perché la giustizia mestruale diventi realtà. La campagna Legalize
Mestruazioni vuole aprire un dibattito pubblico per portare al centro le persone che
hanno le mestruazioni ”
I poster della campagna “Legalize Mestruazioni” di CHEAP sono stati affissi sulle
25 bacheche della centralissima Via dell’Indipendenza a Bologna, dove
rimarranno per un mese nel tentativo di stimolare una conversazione non giudicante
sulle mestruazioni, sui temi sociali e politici che in maniera intersezionale sono stati
oggetto della ricerca e del lavoro di WeWorld, in Italia e all’estero.
La campagna verrà presentata anche venerdì 18 ottobre con l’evento “Legalize
mestruazioni. Dalla Street Poster Art ai podcast per raccontare che le
mestruazioni non sono solo “cose” da donne”, in programma dalle 18.00 alle
19.30 al DAS (via del Porto 11/2, Bologna). L’evento si svolgerà all’interno della
prima edizione del WeWorld Festival Bologna – Film e Racconti dai Margini che si
terrà dal 17 al 20 ottobre.
PH Michele Lapini
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