CHEAP meets PHMuseum: le foto di Mahalia Taje Giotto sulle bacheche di Via dell’Abbadia

La collaborazione tra CHEAP e PHMuseum si rinnova in occasione dell’edizione 2024 di PHMuseum days a Bologna: in strada le foto dell’artista Mahalia Taje Giotto.

 

Mahalia Taje Giotto è ed è sempre stata una persona trans. A novembre 2020 ha inizio la sua terapia ormonale, e così anche Existential Boner: l’instancabile documentazione fotografica della sua transizione, della sua identità e della sua sessualità.

 

Il corpo di Taje è ovunque: ogni porzione di pelle viene scrutata, registrata, ingrandita, moltiplicata, manipolata, intrecciata a parole scritte di getto. Il ritmo compulsivo è lo stesso dei suoi pensieri. “Ovunque io guardi, vedo ogni millimetro del mio corpo”, scrive in una pagina di diario. “È mio, suppongo. Ma ci sono volute moltissime alterazioni per sentire un qualche tipo di connessione”. Ogni fotografia è la particella di un flusso che va verso il contatto con sé, verso l’affermazione. Al suo interno, nulla appare fisso: immagini e parole scorrono velocemente le une nelle altre, celebrando la trasformazione continua.

 

Existential Boner si ispira ai lavori di artiste del ‘900 come Helena Almeida, Francesca Woodman, Barbara Kruger, Cindy Sherman e molte altre. Le avvicina al tempo delle webcam e delle fotocamere interne dei cellulari, potenzialmente sempre puntate su di noi. Nella produzione di Taje, il confronto costante con la propria immagine diventa uno strumento appuntito e preciso. Esasperando ogni angolazione, ci mostra che una fotografia non è un corpo, e viceversa. Ma anche che, al contempo, se ne prendiamo il controllo l’immagine può servire a riappropriarci della nostra identità, e a scolpirla fino a che non coincida davvero con noi.

 

 

Mahalia Giotto (Svizzera, 1992), in arte Taje, si è diplomatə in Relazioni Internazionali presso l’Università di Ginevra nel 2017 prima di dedicarsi alla fotografia, frequentando il CEPV di Vevey nel 2019, e laureandosi all’ECAL di Losanna nel 2022. Dopo l’adolescenza, Taje ha fatto coming out come persona transgender e non-binaria. Credendo nell’idea che il personale sia politico, il lavoro di Taje offre una visione dei suoi pensieri e delle sue esperienze in materia di genere, sessualità e identità, e mira a mettere in discussione i sistemi di potere e le loro strutture binarie.

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